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giovedì 8 luglio 2010

EGIZI

EGIZI
L'abbigliamento egizio era molto esiguo per i due sessi.
Bambini, e schiavi, all'inizio dell'epoca andavano completamente nudi...raramento però vennero raffigurati senza vesti nelle pitture tombali, perchè i vestiti rappresentavano il simbolo della condizione sociale, e la presenza di una figura ignuda avrebbe potuto danneggiare la casta del defunto nella sua vita ultraterrena
L'abbigliamento maschile più antico consisteva un perizoma o schenti, cioè una semplice fascia di lino avvolta intorno ai fianchi.
Il tessuto vien fatto passare diagonalmente sui fianchi ripiegandone un capo in vita e lasciando pendere l'altro sul davanti (vedi foto).
Questo indumento veniva indossato a torso nudo, senza alcuna differenza tra le varie classi della popolazione.
Verso la fine del III millennio a.C. lo schenti venne quasi completamente sostituito dalla gonna.

BABILONESI

Anche per i babilonesi, come per i loro predecessori, la cura del corpo era di fondamentale importanza, infatti essi conservarono gran parte delle caratteristiche peculiari sumere. L’acconciatura maschile era di grande rilevanza e gli uomini amavano particolarmente la barba, indice di nobiltà e quindi di elevata distinzione. Per entrambi i sessi i capelli erano disposti accuratamente sopra il capo, ma ondulati e trattenuti da appositi copricapi, legati da appositi nastri per le donne che lasciavano ciocche cascanti disposte volutamente in risalto rispetto al sesso maschile che li conservavaUna nota caratteristica dell’abbigliamento babilonese di entrambi i sessi furono le molteplici guarnizioni a frange sviluppate nel pieno della civiltà imperante di Babilonia che, disposte simmetricamente sulle vesti, creavano un gioco di colore divertente e variopinto nei colori spesso alternati nelle tonalità del rosso, dell’oro, del grigio e del bianco. Il colore infatti risulta la caratteristica più appariscente adottata dai babilonesi, riscontrabile nelle varie pitture murali caratterizzanti questo periodo dell’arte parietale antica. Anche in tal caso, secondo le testimonianze di sculture in bassorilievo risalenti al XXII secolo a.C., l’abito maschile spesso si distingueva da quello femminile per la disposizione del tessuto sulle spalle che, come consueto, rimaneva solitamente scoperto sul lato destro per il sesso maschile mentre copriva letteralmente entrambe le parti per quello femminile. La tipologia dell’abito lungo prettamente talare, drappeggiato o frangiato, era strettamente riservata alla nobiltà babilonese, mentre servi e musicisti indossavano semplici gonne di lino, ampie e mediamente lunghe, prese in prestito dai precedenti sumeri., in modo più accurato, nella zona posteriore del cranio.

SUMERI

La nostra conoscenza di questa civiltà è ricavata quasi completamente dalle tombe in cui i morti venivano sotterrati con tutti i loro averi, perchè li seguissero nella loro vita futura, assicurando loro la prosperità.Perciò dobbiamo basarci su fonti quali statue e bassorilievi.
I Sumeri erano un popolo molto raffinato ma si presume che l'abbigliamento si trovasse agli ultimi posti nel loro elenco delle "precedenze"...infatti il modello base del vestito sumero, per uomini e donne, consisteva in una semplice gonna lunga fino alla caviglia...molto probabilmente "pelosa"!

Questo atteggiamento semplice, quasi primitivo nei confronti dell'abbigliamento, non significa che non s'interessassero del proprio aspetto. Per esempio, dati accurati studi a riguardo, sembra che la pulizia personale fosse meticolosa: gli uomini radevano i capelli ed ostentavano una barba molto curata, senza baffi, mentre le acconciature femminili erano varie, a volte così complesse da sfuggire l'idea che si trattasse di
parrucche.
Nella foto : Ebih-il, sorvegliante del tempio di Ishtar a Mari, con la caratteristica lunga gonna sumera ( Parigi, Louvre).