Importantissima la biancheria intima, che rappresentava uno degli elementi più vistosi nel corredo di una sposa. Una dozzina per ogni capo era il minimo: camicie da giorno e da notte, busti, corpetti, copribusti, mutandoni e sottogonne, il tutto cucito a mano, monogrammato, orlato di pizzoe rifinito con ricami a punto inglese ed applicazioni di valenciennes, inframmezzati di nastrini rosa e azzurri. Le piccole cuffie da boudoir, che si portavano per coprire i capelli prima di acconciarlidefinitivamente, erano pure confezionate con nastri, merletti, mussolina. Quando l'orlo della gonna s'accorciò, si ebbe il contrasto, ritenuto piccante, fra il bianco dei pizzi delle sottovesti ed il nero delle calze e delle scarpe.
Naturalmente il busto fu il capo più importante del vestiario femminile, tanto da essere considerato essenziale anche per le ragazze. Si trattava di un elemento estremamente complicato. Confezionato in cotone o raso, composto di teli inseriti, nastri, veniva rinforzato con stecche di balena o di metallo sul davanti, mentre dietro era allacciato con stringhe. Questa corazza ricopriva il petto e scendeva giù fino ai fianchi per far risaltare la morbidezza della gonna. La vita era così sottile da dare l'impressione che il busto schiacciasse lo stomaco.
Secondo me erano scomodissimi.. Favolosi.. Ma scomodi!
RispondiEliminabellissimi davvero...ma poverette quelle donne, non riuscivano neanche a respirare...e alle volte si rompevano addirittura le costole!pazzi!
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