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mercoledì 21 luglio 2010
Le ragazze che indossavano questi abiti morbidi e fluttuanti vivevano in un nuovo scenario in cui potevano metterli in mostra. Mentre gli abiti ebbero una svolta, la caratteristica più importante della nuova linea fu la larghezza dei pantaloni, chiamato Oxford bags, perchè lanciati dagli studenti di quella università. Di solito erano confezionati in flanella grigia. Un'altra moda destinata a scomparire in breve tempo fu quella degli abiti da thé che facevano parte del guardaroba della padrona di casa e delle sue ospiti in campagna e in provincia, ma di rado venivano usati in città. Questi nègligès, confezionati in tessuto piegato, ampi, voluminosi ed elaborati nel taglio, erano destinati a sostituire l'abito da giorno e il busto, durante l'intervallo di relax prima di prepararsi per cena. Insieme al busto rigido scomparve l'abitudine del thé, anche se in molte case veniva ancora offerto con eleganza. Le giovani generazioni preferivano lo shaker del cocktail alla teiera. La nuova abitudine introdusse una novità nel mondo della moda e in alcune collezioni parigine fece la sua comparsa l'abito da cocktail. Dato che tutti i vestiti femminili arrivavano alle caviglie, non si presentò il problema della lunghezza per questo modello, ma nei primi casi i primi abiti per queste occasioni furono un ibrido piuttosto spiacevole perché confezionati come l'abito da giorno ma col tessuto del vestito da sera, il pizzo.
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In questo periodo si afferma Coco Chanel!!! <3
RispondiEliminaesatto...brava laurettasuperstar! che eleganza...
RispondiEliminase vuoi...se a te piace il personaggio...parleremo di questa grande donna...Coco Chanel...
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